OLTRE L’ECLISSE


UN VIDEOGIOCO PER NON VIDEOGIOCATORI!

La reclusione sociale che provavano i disabili visivi di qualche anno fa è ormai quasi debellata del tutto! Oggigiorno i ciechi o gli ipovedenti possono muoversi con mezzi pubblici in autonomia, praticare sport, suonare strumenti, lavorare e studiare in molti ambiti, anche se alcuni ci sono ancora preclusi .

Tutto questo è interamente possibile grazie alla tecnologia, da internet agli smartphone; essa, infatti, rende facilmente possibile anche le interazioni con il mondo esterno alla disabilità.

Per esempio, 40 anni fa per comunicare su carta fra due ciechi era indispensabile e insostituibile il braille mentre interagire con tutti quelli che non conoscevano questo linguaggio era semplicemente non pensabile.

Attualmente questo basilare problema, così come tanti altri, è scomparso con l’avvento  della tecnologia e di internet; rimangono veramente pochi ostacoli da superare: uno di questi è l’interazione di un adolescente con un coetaneo.

Infatti, spesso, i ragazzi disabili vengono trattati come una cosa quasi da tenere sotto teca, con la quale è impossibile parlare o fare amicizia, per una ragione scientificamente non spiegabile. 

Pensandoci bene, ciò che divide i ragazzi ipovedenti o ciechi dai coetanei è la condivisione di interessi comuni; per esempio, sia chi vede, ma anche chi no, avrà senza dubbio sentito, almeno una volta il nome di Clash Royale, Pokemon go, o ancora più recentemente quello di Fortnite, argomenti spesso di conversazioni fra normodotati sfocianti in amicizie.

Questi popolari giochi che superano senza difficoltà 200.000.000 di utenti sono ovviamente inaccessibili da qualsiasi screen reader e gli zoom sono inefficaci e non funzionali.

Se gli sviluppatori rendessero i giochi accessibili per esempio dagli screen reader più comuni, come voice over, non solo espanderebbero il loro mercato di circa 285.000.000 di potenziali utenti, ma aiuterebbero gli adolescenti ciechi ad includersi nella mischia sociale che, oggi, per molti diventa quasi una ragione di vita.

I ragazzi comuni, spesso, stringono le amicizie sui giochi come quelli sopracitati, in cui è possibile combattere anche in due o divertirsi sfidandosi fra di loro. Se questo nuovo modo di selezione delle amicizie fosse esteso ai disabili visivi, anche questi ultimi potrebbero indubbiamente beneficiarvi, istituendo affetti probabilmente superficiali ma spesso utili per la formazione del ragazzo.

Se le case madri dei giochi abbattessero questa vera e propria barriera sociale sarebbe una cosa ottima; ma se esse non si accorgono del problema, come potrebbero sviluppatori terzi venire in aiuto ai giovani disabili visivi?

Io, studente cieco parziale adolescente, ho deciso di creare un gioco per chi non gode del dono della vista. Dopo molte riflessioni ho concluso che il videogame migliore per numero di utenti attuali e che possa essere reso accessibile è Fortnite. In sintesi, è un immenso gioco in cui vieni lanciato su un’isola insieme ad altri 99 giocatori tuoi avversari e l’obbiettivo è restare in vita eliminando tutti; per raggiungere “la vittoria reale” si possono attuare varie strategie: la più scontata e inutile è nascondersi. Questa strategia è inefficace perché non solo ti dovrai scontrare con 99 giocatori che, in poco tempo, ti troverebbero; ma anche scappare dalla tempesta, cioè una zona del campo che si ingrandisce avvolgendo l’intera isola, quest’ultima è ugualmente inefficace dal momento che, se ci rimani dentro per troppo tempo, muori. La strategia più sensata, quindi, è muoversi e uccidere utilizzando, nei combattimenti, le più svariate e letali armi dalle diverse caratteristiche nonchè le costruzioni, cioè muri, pavimenti, soffitti o rampe che ti permetteranno di proteggerti dai proiettili avversari o salire sempre più in alto facendoti prendere posizioni strategiche. Il costruire non è utilizzabile esclusivamente nelle battaglie ma anche solo per divertimento.

Il gioco che ho in mente sarà simile all’originale ma totalmente accessibile dal voice over. Inoltre non ci sarà grafica nelle battaglie, perciò tutti saranno messi nella stessa situazione così da consentire anche ai ragazzi ciechi di vantarsi, con i propri compagni di scuola, di averli “stracciati”.

Qui lascio la recensione della redazione di App Store sul gioco originale di epic games: fortnite… https://itunes.apple.com/it/story/id1442046139

Lo sviluppo concreto, con la creazione del codice, inizierà nel mese di giugno, per aver tutte le forze concentrate nel progetto, senza  pensare alla scuola.

Dato che sono uno sviluppatore emergente non sono aggregato con grandi multinazionali già affermate sul campo dell’App store, quindi, ho bisogno di supporto. Non chiedo donazioni o qualsiasi cosa fisica, solo 4 minuti del vostro prezioso tempo per completare un sondaggio.

In esso potrete esprimere la vostra opinione sul prezzo, sull’input e su varie altre cose; per accedervi e completarlo dovrete solo inviarmi una mail all’indirizzo “giochiperciechi@gmail.com” e, entro un giorno, riceverete il questionario in formato doc o pages.

Il vostro sostegno sarà importantissimo, apprezzato e senza alcun dubbio visionato dal sottoscritto.

Per ulteriori informazioni e per tenervi aggiornati seguitemi su Twitter e Facebook, trovate tutti i contatti nella sezione, “contattami”, all’inizio della pagina.

Grazie per avermi ascoltato, spero nel vostro sostegno.

Alessio Antonucci